6 Maggio 2021 | #MUSICA
Maria Cristina Tartini: la visita di Pirano mi ha commossa
Maria Cristina Tartini a Pirano, foto: archivio personale
Nel lontano 8 aprile del 1692, nel battistero della chiesa di S. Giorgio fu battezzato un bambino che ha portato il nome di Pirano sulle ali della musica in tutto il mondo.
Il compositore e violinista Giuseppe Tartini è di certo una celebrità, di cui si sente la rilevanza quasi ad ogni passo lungo le vie di Pirano. E sebbene non sia facile determinare la sua reale grandezza e nemmeno sia possibile definirlo come piranese, non possiamo trascurare i segni che ha lasciato sul suo cammino.
L’anno scorso sono passati 250 anni da quando riposa nella tomba della chiesa si S. Caterina d’Alessandria assieme alla sua amata consorte. Molti sono del parere che il lascito di Tartini si meriti molta più attenzione di quanta ne riscontri oggi. Perciò negli ultimi anni sono state promosse numerose iniziative alle quali hanno collaborato esperti sia locali che stranieri provenienti da diversi settori, che hanno unito le forze con lo scopo di dare nuovo splendore alla vita e alle opere di questa illustre figura storica. Tartini quindi, ancora oggi unisce le persone, così come ha riunito i suoi allievi provenienti da tutta Europa ed ha attirato appassionati da tutto il mondo con la sua musica.
La tradizione musicale di Tartini è stata tramandata fino ad oggi. Sia nella natia Pirano che a Padova, dove ha trascorso maggior parte della sua vita, sono fieri del loro concittadino. Un legame speciale con il musicista, ai suoi tempi noto come ‘’primo violino d’Europa‘’, viene conservato con cura nella lontana Argentina da Maria Cristina Tartini. Sì, proprio Tartini. Infatti, Maria Cristina Tartini è la pro-pronipote del famoso violinista. Giuseppe Tartini purtroppo non ha avuto discendenti, ma un ramo della famiglia ha invece raggiunto l’Argentina partendo dal cantone Ticino, che il nonno del padre di Maria ha lasciato per emigrare verso il sud America.
Maria Cristina, con la quale abbiamo conversato grazie all’internet, ci ha confidato che la musica classica l’ha sempre accompagnata.
‘’La radio di casa nostra era sempre sintonizzata su canali di musica classica. Personalmente, ho avuto sempre la passione di collezionare raccolte di vari compositori, vissuti in epoche diverse e di analizzarne il contenuto. Negli anni di scuola superiore ho anche frequentato la scuola di musica.Devo ammettere che grazie al mio cognome godevo di uno status speciale. Però non ho mai sfruttato questa posizione ed ho sempre studiato e mi sono impegnata come tutti gli altri,‘’ ha commentato così il suo rapporto con la musica la parente di Tartini.
A sinistra: Maria Cristina con il marito, a destra: sulla Piazza Tartini a Pirano, foto: archivio personale
Nonostante ciò il grande violinista ha rappresentato per lei un grande enigma. Solamente durante le lezioni di musica ha cominciato a scoprire l’importanza e la grandezza che si nasconde dietro il personaggio di cui è parente.
‘’Quando ero piccola mio padre mi raccontava di come suo nonno gli parlasse di un ‘’lontano parente‘’ che godeva di grande fama come violinista. Ma non di più. A quel tempo nessuno conosceva la sua notorietà e il suo e la sua posizione come musicista, ‘’ ricorda Maria Cristina.
Nessuno prima di lei è stato così curioso nel ricercare il significato delle storie sul presunto celebre violinista al quale sono imparentati. La curiosità non è mancata a Maria Cristina. Ha voluto scoprire tutto sul conto del misterioso pro-prozio.
‘’Purtroppo non c’erano molte informazioni a disposizione. Ho consultato tutti i dizionari di musica e i librisui grandi compositori, ma ho trovato ben poco. Troppo poco. Vivaldi e Albinoni mi stanno molto a cuore, ma di Tartini non sapevo proprio nulla,‘’ ha raccontato le difficoltà incontrate durante le sue ricerche.
L’amore per la musica ha portato la signora Tartini nelle aule delle scuole di musica. Ammette che personalmente concepisce la musica come un linguaggio universale e una delle forme d’arte più pregiate, ma che purtroppo non si è mai occupata dell’argomento professionalmente. Il suo interesse è stato attirato dalle lingue e dalle parole.
‘’Mi sono mantenuta come insegnante d’inglese per adulti, per interesse personale ho studiato il francese ed il tedesco, capisco abbastanza bene l’italiano, che non ho mai studiato ma che trovo interessante,‘’ ci ha spiegato.
Maria Cristina Tartini a Pirano, nel 1997, foto: archivio personale
L’amore per la lingua e la musica si sono uniti solo in un secondo momento, quando la conoscenza dell’inglese l’ha portata al teatro d’opera, dove la stava aspettando il suo futuro marito, percussionista nella locale orchestra.
‘’Durante l’adolescenza ho frequentato a lungo le ore di musica del nostro rinomato critico di musica e musicologo Abel López Iturbe che mi aveva assunta come assistente e per il quale traducevo i testi per le lezioni e facevo da interprete per le interviste con i cantanti d’opera ed altri artisti musicali nel teatro d’opera Teatro Colòn,‘’ ha spiegato la nostra interlocutrice riguardo al suo lavoro nel principale teatro d’opera a Buenos Aires, conosciuto come una delle dieci migliori case d’opera al mondo.
Nel 1997, dopo lunghi e dettagliati preparativi è finalmente riuscita a visitare Pirano. Negli anni ʻ90, assieme al marito, hanno visitato regolarmente i simposi internazionali per percussionisti, organizzati due o tre volte all’anno in diversi paesi in tutta Europa e negli USA. Quell’anno si era svolto in Germania, perciò decisero di visitare anche Milano, Padova, Venezia, Trieste e Pirano.
La visita a Pirano è stata organizzata da Fabián Pérez Tedesco – assistente del marito – che ha vissuto a Milano e suonato come timpanista nel teatro di Trieste e da sua moglie, che si era esibita come violinista in un concerto in Casa Tartini.
‘’Abbiamo passato un’intera giornata nella meravigliosa Pirano. Mi sono commossa a vedere il nome Tartini in ogni angolo. Mi ha riscaldato il cuore scoprire l’importanza che esso ha per gli abitanti. Sono stata inoltre intervistata dalla TV locale. Ci siamo recati anche verso la villa di famiglia a Strugnano, che sfortunatamente ho potuto ammirare solo dall’esterno. ‘’ ha raccontato della sua esperienza durante la visita di Pirano la parente di Tartini ed ha aggiunto che l’esperienza è stata molto coinvolgente.
‘’Trovarsi nella città natia di un antenato così importante, visitare la sua dimora… Ammaliante, ero commossa e costantemente sull’orlo delle lacrime,‘’ ha confessato.
L’intervista per TV Capodistria. foto: archivio personale
In Casa Tartini era stata accolta da Fulvia Zudič e alcuni soci della Comunità degli italiani Giuseppe Tartini, che ancora oggi ricordano il momento dell’incontro sulla soglia della casa. La sua somiglianza con Tartini è sbalorditiva.
Dallo stupore aveva esclamato ‘guarda il naso’. “Nella famiglia Tartini abbiamo dei nasi molto peculiari (risata). Mio padre era deceduto alcuni mesi prima del nostro viaggio e quando abbiamo visto la maschera mortuaria nella sala del ricordo, siamo rimasti scioccati dalla somiglianza,‘’ ricorda così la visita della casa natale di Tartini la simpatica signora.
SNaturalmente avevano incluso nel itinerario di quel viaggio anche la seconda dimora di Tartini, la città di Padova, dove avrebbero voluto visitare la basilica di S. Antonio, nella quale il piranese aveva lavorato come dirigente dell’orchestra locale, ma purtroppo l’avevano trovata chiusa.
A Pirano come a Padova nel 2020 sono stati preparati numerosi eventi con i quali si è voluto omaggiare il 250. anniversario della morte del grande violinista e compositore. Tartini, nato a Pirano, ha trascorso gran parte della sua vita a Padova, le sue lettere personali testimoniano però che non aveva mai dimenticato la sua Pirano e aveva espresso più volte al nipote il desiderio di voler ritornare. La pandemia del Coronavirus non ha avuto tregua nemmeno per il ‘’primo violino d’Europa‘’, perciò la maggior parte degli eventi in programma è stata cancellata, i concerti che sono andati a buon fine sono stati sciupati dalle misure restrittive di prevenzione dal contagio. Nonostante ciò, Maria Cristina gli ha seguiti tutti. Grata e commossa del fatto che la musica di Tartini rimane vivaancora oggi.
‘’Grazie al contributo di Tartini 250 ho conosciuto eccellenti violinisti che amano la sua musica, sono felice soprattutto di aver instaurato un rapporto di amicizia con i musicisti parigini che formano il Duo Tartini e hanno registrato da poco un album con le sonate del noto primo violino d’Europa,‘’ ha aggiunto Maria Cristina Tartini.
Sergio Durante, che all’Università di Padova da due decenni studia l’eredità lasciata dall’illustre cittadino piranese, descrive così il ruolo di Tartini nella storia della musica: ‘’Giuseppe Tartini è uno dei trenta musicisti più importanti al mondo, la sua immagine arricchisce la sala concerti dell’Università di Harvard. Questo dice molto sulla sua importanza.‘’
Si tratta quindi di una personalità di prim’ordine. Gli esperti conoscono ben poco le sue opere e il suo lascito, per il pubblico invece egli rappresenta più o meno un enigma. Il nostro sapere sul suo conto è pieno di lacune, la sua storia invece offre numerosi momenti interessanti e misteriosi, perciò vale la pena di approfondirne le sue origini ed al contempo lasciarsi cullare dalla musica che nel passato ha fortemente unito le persone. Sarebbe bello che lo facesse anche per noi.